Come funziona il decoder del tuo punto di vista ?

Luigi è un imprenditore, ha 35 dipendenti, il tempo non gli basta mai, lo divide fra la gestione dell’azienda, i nuovi progetti e la sua famiglia. Quando è in azienda, per ottimizzare il suo tempo, stabilisce delle priorità per dedicarsi, prima alle cose urgenti e poi alle altre. A volte non riesce ad incontrare tutte le persone che hanno bisogno di parlare con lui, fa il possibile, ma il peso della responsabilità lo porta a dare la precedenza al commercialista, alle banche, ai clienti e ai fornitori. I suoi collaboratori finiscono così per essere trascurati. Pensa di fare la cosa giusta, “dal suo punto di vista”.

Marco è uno dei collaboratori di Luigi, si occupa degli acquisti. E’ una persona molto autonoma con una certa esperienza nel suo ruolo. Da un po’ di tempo vorrebbe parlare con Luigi perché è ambizioso, vuole crescere ed avere una posizione di maggiore responsabilità e degli incentivi legati al raggiungimento di obiettivi. Ma Luigi continua a rimandare perché non ha tempo e Marco si sta demotivando perché pensa di non essere poi così importante per il suo titolare, “dal suo punto di vista”.

Ciò che ti sto raccontando è la medesima realtà da due punti di vista diversi. Nelle aziende con cui lavoro è una situazione abbastanza frequente e potrei farti decine, forse centinaia di esempi come questo.

Se noi parlassimo con tutti i 35 dipendenti dell’azienda di Luigi, troveremmo probabilmente 35 diversi punti di vista. Alcuni potrebbero essere simili ma non identici.

Questo è l’errore più banale che possiamo fare quando comunichiamo, pensare che tutti vedano la realtà nello stesso modo mentre invece ognuno di noi la vede a modo suo.

Luigi pensa che Marco dovrebbe capirlo perché gestire una azienda è un lavoro stressante che comporta tante responsabilità e tante preoccupazioni.

Marco pensa che Luigi dovrebbe dedicargli attenzione perché ogni giorno fa bene il suo lavoro e sta facendo ottenere degli ottimi prezzi dai fornitori che gestisce con un risparmio di costi  che torna a vantaggio di Luigi.

A questo punto inizia la battaglia del “ma ho ragione io” e sarebbe inutile perché hanno ragione entrambi ognuno per il proprio punto di vista, che viene influenzato dai 4 filtri che si frappongono fra la REALTA’ e la DECODIFICA DELLA REALTA’ che facciamo nel nostro cervello.

I 4 filtri che influenzano la nostra percezione della realtà, e cioè il nostro REALITY DECODER, sono:

  1. COMPLETEZZA DELLA VISIONE. Ciò che vedi o che senti potrebbe non essere completo e dunque potresti analizzare una realtà parziale che ti porterebbe a delle conclusioni sbagliate. Chiediti sempre se il quadro che hai davanti contiene tutti gli elementi che fanno parte della realtà. Un discorso ascoltato distrattamente mentre stai pensando ad altro non è una rappresentazione completa della realtà che ti porta a delle conclusioni errate. QUANDO OSSERVI UNA SITUAZIONE O ASCOLTI UN MESSAGGIO ACCERTATI DI NON AVER PERSO DEI PEZZI.
  2. CAPACITA’ DI COMPRENSIONE. Questo filtro è legato alla tua conoscenza. Riesci a fare tuo solo ciò che riesci a comprendere. Se ti parlano in cinese ma tu il cinese non lo sai, non riuscirai a comprendere il messaggio. Se il commercialista ti dice di scorporare l’iva ma tu non sai cosa vuol dire “scorporare” non riuscirai a comprendere veramente il suo messaggio. CHIEDITI SEMPRE SE CONOSCI IL SIGNIFICATO DI CIO’ CHE VEDI O ASCOLTI.
  3. IDEE, CONVINZIONI, PREGIUDIZI. Quando osservi la realtà sei inevitabilmente vittima delle tue idee e dei tuoi pregiudizi. Valutare negativamente una situazione solo perché nel tuo passato quella cosa è stata una brutta esperienza ti impedisce di vedere la verità. A volte non è stata neppure una tua esperienza diretta ma una esperienza che hai sentito dire da qualcuno e l’hai presa per vera. NON LASCIARE CHE CONVINZIONI O CREDENZE, SIA TUE CHE DI ALTRI, DIVENTINO UNA TUA VERITA’ INDISCUTIBILE.
  4. STATO EMOTIVO DEL MOMENTO. Quando sei allegro e felice vedi la realtà e ciò che ti viene detto in modo più chiaro e completo mentre invece quando sei triste oppure arrabbiato vedi negativamente tutto quello che ti circonda e spesso interpreti come minacce delle situazioni che in realtà sono innocue. Ti sarà capitato in un momento di rabbia di interpretare il comportamento di una persona come ostile mentre invece quella persona stava pensando a tutt’altro. Si usa dire di non prendere mai decisioni quando si è arrabbiati. E’ una forma di protezione per te stesso e per gli altri. Le emozioni negative e i turbamenti ci rendono incapaci di vedere le cose per come sono realmente. NON PRENDERE COME VERA LA REALTA’ CHE PERCEPISCI QUANDO IL TUO STATO EMOTIVO E’ NEGATIVO.

Come vedi la stessa realtà può essere interpretata diversamente da ognuno di noi. Questa cosa non deve spaventarti o farti arrabbiare. Questa cosa va semplicemente compresa. In uno dei prossimi post ti spiegherò come relazionarti in modo efficace con un punto di vista diverso dal tuo senza perdere il controllo … e soprattutto la pazienza !

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